Fremde Freunde? Politische Kultur in Deutschland und Italien im Dialog Amici stranieri? Dialogo della cultura politica in Germania e Italia

a cura di Wilhelm Staudacher, Eva Pföstl, Karoline Rörig

Cartaceo
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L’Europa sta crescendo avvicinandosi. Si uniformano le strutture, nascono istituzioni comuni: parlamento, sistema giudiziario, amministrazione. Ciononostante e malgrado l’ulteriore ravvicinamento in atto, la necessità di «conoscersi» e di «intendersi» non diminuisce, anzi aumenta. Occorre

L’Europa sta crescendo avvicinandosi. Si uniformano le strutture, nascono istituzioni comuni: parlamento, sistema giudiziario, amministrazione. Ciononostante e malgrado l’ulteriore ravvicinamento in atto, la necessità di «conoscersi» e di «intendersi» non diminuisce, anzi aumenta. Occorre prevenire il pericolo dei malintesi, se non si vuole correre il rischio di dover affrontare focolai di conflitto e blocchi.
La Fondazione Konrad Adenauer di Roma si è proposta di promuovere il dialogo della società civile, della cittadinanza e delle istituzioni. In base a una valutazione generale, le relazioni italo-tedesche sono del tutto esenti da problemi. Grosso modo è anche vero. Tuttavia, e tanto più dopo la riunificazione della Germania e l’unificazione dell’Europa, i malintesi sembrano moltiplicarsi. La percezione reciproca si fa più critica, anzi – peggio ancora – nasce il disinteresse.
Enrico Rusconi parla di estraniazione strisciante. In base alle valutazioni di Angelo Bolaffi, tedeschi e italiani si stanno di fronte vicini e lontani insieme. Sebbene taluni contestino queste teorie dell’estraniazione (vedasi Hans Woller) e che si osservino fatti incontestabili (triplicazione delle esportazioni dall’Italia e dalla Germania dal 1985 al 2004; incremento degli scambi di studenti mediante le borse di Erasmus ecc.), qualcosa sembra non quadrare. Anche se dovesse trattarsi solo di un’estraniazione percepita, sempre e comunque estraniazione è.
Ora, un simile disagio non dovremmo consentircelo per il solo fatto che in Europa non vi sono altri paesi che nella cultura, nella filosofia o nella musica si sono fecondati reciprocamente tanto fortemente come la Germania e l’Italia. Ma è soprattutto nella prospettiva futura che dovremmo contrastare le tendenze di estraniazione, sviluppando e costruendo nuove forme di comunicazione e nuove iniziative comuni. Ambedue ci troviamo ad affrontare sfide analoghe: la Repubblica Federale di Germania era un paese di confine rispetto all’Est ­– l’Italia lo è verso il Sud. Le questioni della sicurezza, delle migrazioni e dell’immigrazione ci preoccupano nella stessa misura. La Germania e l’Italia fanno parte degli stati fondatori dell’UE. Dovremmo collaborare maggiormente quando si tratta di preparare l’Europa alle sfide venture. Abbiamo da imparare l’uno dall’altro per la soluzione degli stessi problemi, tra cui ad esempio la demografia, la tutela dell’ambiente, la trasformazione della società dei servizi e della conoscenza. È sufficiente gettare uno sguardo ai mezzi di comunicazione di massa di tutti i giorni – più affetti da pregiudizi quelli tedeschi, più scarsi di interesse quelli italiani – per capire quanto sia necessario imparare a conoscersi e a comprendersi e riavvicinarsi. La Fondazione Konrad Adenauer di Roma intende fornire un proprio contributo in tal senso con il Manuale elettronico delle culture politiche in Germania e in Italia. Attraverso la selezione di alcune voci attinenti alla cultura politica, vorremmo stimolare il confronto e, quindi, il dialogo. A nostro avviso, dal raffronto di importanti concetti chiave della cultura politica emergono molti elementi della «costituzione interiore» di un popolo, per cui sono particolarmente adatti a favorire la conoscenza reciproca e migliorare l’intesa.
È nostra volontà dare uno spunto con l’invito a partecipare al discorso.

I Curatori

collana: Fondazione Konrad Adenauer, 2010, pp 582
isbn: 8849827675