Natino Chirico. Calligrafie astratte

Cartaceo
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Natino Chirico ha avuto sempre un’altra sponda davanti a sé guardando l’orizzonte. In gioventù fu quella del Mare Ionio con lo sfondo dell’Etna fumante; o quella di Ganzirri, che da Scilla quasi

Natino Chirico ha avuto sempre un’altra sponda davanti a sé guardando l’orizzonte. In gioventù fu quella del Mare Ionio con lo sfondo dell’Etna fumante; o quella di Ganzirri, che da Scilla quasi tocchi con mano mentre pensi ai mostri di Omero. Abituato al confronto col mito e alla horribilitas che esso porta con sé, l’artista non ha paura di misurarsi con l’oltre estremo, là dove l’unico approdo è l’immaginazione. Il suo “tuffatore”, dalla plasticità classica, si lascia alle spalle la tomba di Paestum per lanciarsi senza esitazioni in acque sconosciute. La forza e il coraggio che la figura esprime non possono che uscirne esaltati. Chi ha fede nei propri mezzi è pronto al balzo nell’infinito. Anche questo libro, che raccoglie confessioni, estro e colori, in fondo è una sfida. Gli Charlot colorati da mille schizzi si sono messi in cammino verso nuove mete, per giungere fino ai nostri occhi e ai nostri cuori. Del resto, la tela non li ha mai potuti imprigionare: il movimento è segno lampante nell’arte pittorica del loro creatore. Lo stesso hanno fatto gli altri personaggi famosi, che il cromatismo inconfondibile di Chirico può spingere fino alle più lontane mete. Me li figuro in fila indiana nel loro viaggio immaginario, mentre consultano le carte cromo-geografiche figlie dello stesso genio ispiratore. E così le grandi uova, pronte a schiudersi alla vita; o gli animali dall’aspetto primordiale che rimandano alla formazione originaria del mondo, eco del misterioso big bang che ci ha reso tutti – uomini e bestie – creature animate.

(dalla prefazione di Enzo Romeo)


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isbn: 9788849869828