Genuzio Bentini

Genuzio Bentini, nato a Forlì nel 1874 e morto a Lodi nel 1943, è stato uno dei più noti avvocati penalisti italiani del Novecento. Anarchico da giovanissimo, si avvicina al socialismo sul finire dell’Ottocento e, eletto deputato nel 1904, partecipa per un ventennio alla vita parlamentare. Si oppone al fascismo e, allontanatosi dalla vita politica attiva, si dedica all’attività forense. La sua arte oratoria, fondata sulla brevità e la sintesi, si connota come “difesa d’arte”, perché, venata da un sostanziale umanitarismo, deve provenire dal cuore e indirizzarsi al cuore di chi ascolta. Si impegna in un’opera di riedificazione della professione forense attraverso la pubblicazione di diverse raccolte di Arringhe e di due saggi, quello qui edito del 1927 e Consigli ad un giovane avvocato (Parole in un orecchio) del 1935.