Alberto Tovaglieri

Ho insegnato Storia contemporanea e Cinema e Storia all’Università di Siena. Inizialmente mi sono occupato dei conflitti tra utopia e realtà dalle rivoluzioni russe del 1905 e 1917 alla nascita del regime staliniano, pubblicando Lenin e i soviet nella rivoluzione del 1905 e ampi articoli sulle difficoltà di Trockij di fronte alla burocratizzazione e alla pianificazione. Negli anni ’80 ci sono stati due grandi cambiamenti. Da un lato il desiderio d’indagare un’utopia molto diversa: la speranza nata per la prima volta con il Sessantotto di creare un legame diretto tra la ribellione sociale e la realtà esistenziale degli individui: la “irruzione vita quotidiana nella lotta politica”. Dall’altro lato la riscoperta del cinema, non più solo come passione personale, ma come formidabile strumento d’indagine dei legami e delle contraddizioni tra individuo e società. La conclusione di questa seconda fase è stata il libro La dirompente illusione. Il cinema italiano e il Sessantotto 1965-1980

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