Tagliando le zavorre d’Italia si può tornare a crescere

del 11 Gennaio 2012

Tra pochi giorni il Governo varerà un decreto legge sulle liberalizzazioni.  Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ha spiegato modi e tempi del provvedimento tanto discusso che toccherà molti settori: energia, assicurazioni, trasporti, farmacie, notai e acqua. Non più tardi di un anno fa usciva, per i tipi di Rubbettino, il volume Zavorre d’Italia, in cui Catricalà, dà delle risposte a domande come: “Cosa frena lo sviluppo economico in Italia?” , “Perché cresciamo più lentamente dei nostri partner europei?”,  “Perché gli ordini professionali soffocano l’economia italiana?”.
Questo libro ha una particolarità: offre un rapido affresco della legislazione italiana, nazionale e regionale, che soffoca la concorrenza in Italia. Senza l’ambizione di essere esaustivo dell’intera normativa che contrasta con le regole antitrust, il testo guida il lettore tra i mille interessi corporativi che bloccano l’economia del nostro Paese. Ne emerge uno spaccato insolito e poco conosciuto: accanto alle categorie “forti”, di cui parlano quotidianamente i mass media, vengono analizzati privilegi e protezioni ottenuti da mestieri meno noti. La tesi è che una società e un’economia più libere sono il presupposto necessario e indispensabile per garantire maggiore ricchezza alle generazioni future. Secondo l’Autore, alla guida dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dagli inizi del 2005, tagliando “le zavorre d’Italia” si può finalmente tornare a crescere ai ritmi degli anni ’60 e a redistribuire equamente le carte delle pari opportunità tra le classi sociali. Catricalà prende di mira le caste, “dieci, cento, mille”. Sostiene che “in Italia Ordini, Albi, esami di Stato sono come le ciliegie: uno tira l’altro”. “Se per caste intendiamo categorie chiuse in se stesse, che vogliono tenersi stretti i loro privilegi, grandi o piccoli che siano, l’Italia è il Paese delle mille caste. Per questo, ogni volta che una di loro mette a segno un nuovo colpo alla concorrenza e porta a casa ulteriori benefici, mi sento sconfitto perché so che, a breve, si scatenerà l’effetto moltiplicatore. Ognuno vorrà il suo Ordine, l’albo riservato, il patentino e via così, di steccato in steccato, costruendo, come in un orribile Lego, una società chiusa senza prospettiva per i nostri figli. È Sparta che trionfa su Atene, Licurgo che sconfigge Platone”.
Il momento della verità sembra arrivato. Se ci sarà uno stravolgimento dei mercati, e quali saranno gli effetti, lo vedremo molto presto.

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