Questo è un “ismo” che non morirà mai (Il Corriere dell'Umbria)

di Anton Carlo Ponti, del 16 Maggio 2016

Da Il Corriere dell’Umbria del 15 maggio

Il vocabolario dice che complotto è congiura, intrigo, oganizzati segretamente ai danni di qualcuno. Mai come di questi tempi fioriscono leggende, utopie, vaneggiamenti, negazionismi, fantasie per il gusto di stupire o espresse ad arte, finalizzate a colpire. Si danno congiure militari, contro lo Stato, politiche, per sovvertire e prendere il potere. È tutto un ordire, sventare complotti. Alessandro Campi e Leonardo Varasano, storici di professione, si sono chiesti se non fosse il caso di riflettere un po’ sul fenomeno che da Erodoto ai nostri giorni inquina la trasparenza delle azioni umane. Se non esistessero congiure e complotti la storia del mondo sarebbe stata diversa? Ma coi “se” e i “ma” non si costruisce o istruisce la verità. Il libro collettaneo è avvincente e istruttivo. Oltre ai curatori, il volume ospita scritti di Raul Girardet, Roberto Valle, Valter Coralluzzo e Richard Hofstadter col suo classico “Lo stile paranoico nella politica americana”, e basterebbe il ‘maccartismo’ a segnarne la degenerazione. Il libro fa parte di un programma della Fondazione Cassa Risparmio ed è da ricordare l’incontro 2012 (con Pierluigi Battista, Giovanni Belardelli e Giovanni Fasanella), nel corso del quale si confutarono numerosi casi di supposti complotti, o inganni, come le Due Torti addebitate a Bush o come bufala lo sbarco sulla luna. Internet, meraviglioso universo digitale, è ammorbato da pletore di dilettantismi e di propaganda violenta e sediziosa. È dai tempi dei tempi che l’umanità si agita sospettosa. La lettura del libro svela perfino in chiave psicoanalitica la tendenza alla congiura che è cosa diversa dal complotto, carico di “valori” ideologici.

di Anton Carlo Ponti

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