Pro Cav o anti Cav? Un instant ebook di Giovanni Belardelli per riflettere sulla guerra civile fredda della Seconda Repubblica

del 10 Luglio 2012

Rubbettino, in collaborazione con la “Rivista di Politica” diretta da Alessandro Campi, lancia in ebook un acuto saggio di Giovanni Belardelli sull’eredità politica della Seconda Repubblica.
Giovanni Belardelli, Berlusconiani e antiberlusconiani. La guerra civile “fredda” della Seconda Repubblica, ebook (epub e mobi), € 0,99.
C’era una volta la prima Repubblica con il suo corteo di partiti e di governi, di lotte e discussioni fra avverse fazioni politiche, di sezioni di partito, feste dell’Unità e dell’Amicizia, di tessere e bandiere… un mondo cui talvolta si guarda quasi con nostalgia e che venne spazzato via da Tangentopoli che, come in un vortice, ha spazzato via tutte quelle tradizioni politiche e ideologiche su cui per un cinquantennio si era costruito il sistema istituzionale della Prima Repubblica.Il loro posto, nel ventennio della cosiddetta Seconda Repubblica è stato preso dal berlusconismo (a destra) e dall’antiberlusconismo (a sinistra): due culture politiche sui generis, polemiche e conflittuali, povere intellettualmente e prive di respiro progettuale, caratterizzate da un eccesso di radicalismo verbale e da una visione demonizzante dell’avversario politico. Tutti elementi che hanno contribuito a trasformare la lotta tra partiti in una guerra civile strisciante, ad indebolire la percezione dell’interesse generale e il senso di appartenenza degli italiani a una stessa comunità nazionale e a marginalizzare le correnti riformiste e liberali presenti nei diversi schieramenti.

Il saggio di Belardelli analizza a fondo gli aspetti che caratterizzano questo curioso quanto anomalo sistema bipolare che ha retto l’Italia negli ultimi vent’anni e che, come osserva Belardelli, ha dato origine a una vera e propria guerra civile “fredda”.

Ma cosa accadrà ora che Berlusconi sembra essere uscito di scena?

Giovanni Belardelli è docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia. Si è occupato principalmente della storia politico-culturale dell’Italia fascista, delle ideologie politiche del XX secolo e di Mazzini. Collabora al “Corriere della Sera”.

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