Pezzi da 90 su Famiglia Cristiana (FamigliaCristiana.it)

del 23 Giugno 2014

Da FamigliaCristiana.it

Il colpo è stato duro, anche perché inaspettato, ammettiamolo. Parliamo della piccola-grande lezione che ci ha dato il Costa Rica. Troppa euforia dopo la vittoria contro un’Inghilterra più malconcia di noi.
Per evitare che la depressione prenda il posto dell’esaltazione, però, varrebbe la pena ricordare che non tutto ancora è perduto e magari anche recuperare la gioia per i Mondiali, il piacere di guardare le partite con gli amici – una birra in mano e un Paese unito come non lo è mai -, la bellezza del calcio, l’incontro fra popoli e culture…
Potrebbe aiutarci, in questa terapia, un libro traboccante di fantasia e di quella gioia di vivere che proprio il calcio sa regalare: Pezzi da 90 di Stefano Marelli, edito da Rubbettino. E’ un libro un po’ folle, imprevedibile, anarchico, scoppiettante che mescola sapientemente dati reali con elementi di finzione. In questa sarabanda incontriamo Sivori, Baggio, Maradona, sceicchi, lacrime e sorrisi, partite talmente incredibili da sembrare vere…
Tenetevi pronti a tutto.
In un racconto, ad esempio, c’è una pericolosa punizione dal limite per il Brasile. Tutto è pronto, barriera schierata (la fervida fantasia dell’autore non ha potuto prevedere lo spray per tenere la barriera alla giusta distanza), uno degli specialisti brasiliani sta già cercando la concentrazione… E all’improvviso calcia un difensore dello Zaire!
Succede di tutto in Pezzi da 90: i militari distribuiscono caffè come fossero inservienti dello stadio, un poliziotto fa l’arbitro, i palloni, bagnati dalla pioggia, triplicano di peso…
Non tutto è frutto della fantasia, dicevamo. Così, leggendo, apprendiamo ad esempio che le dirette dei Mondiali sono seguite e trasmesse mediamente da 120 telecamere e che di solito sono due miliardi le persone aggrappate allo schermo…
Allora, vi siete un po’ distratti dalla cocente sconfitta?
In caso contrario, se non i racconti del libro, potrebbe essere la biografia dell’autore a darvi una caritatevole mano: classe ’70, Stefano Marelli ha fatto il benzinaio, il turista, l’oste e il giornalista e oggi fabbrica sottotitoli per una televisione svizzera… Fra una cosa e l’altra, nel 2013 aveva scritto l’apprezzato Altre stelle uruguaiane, sempre per Rubbettino, vincendo il Premio selezione Bancarella sport.
Occupazione attuale? Psicoterapeuta per tifosi sull’orlo di una crisi di nervi…

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