Pezzi da 90. Storie mondiali (Corriere del Ticino)

del 17 Giugno 2014

da Corriere del Ticino del 16 Giugno

Ci voleva, senza alcun dubbio, l’autore di Altre stelle uruguayane per scrivere l’introduzione narrativa a questi mondiali e, perché no, a quelli passati e futuri (un libro può andare avanti e indietro nel tempo come gli pare, a patto di farsi leggere). Parliamo del ticinese Stefano Marelli, che in Pezzi da 90, ci ha dato tutto il nécessaire: lacrime, incazzature, leggende e miserie del tirar calci, con mestiere, a un pallone. La Coppa del mondo è dunque servita di tutto punto al lettore, tra Don Diego Maradona e «Bora» Milutinovic (uno dei due allenatori ad aver allenato cinque Nazionali differenti ai Mondiali, l’altro è Carlos Parreira), passando per Luisito Monti, Omar Sìvori, Roberto Baggio e ulteriori figure più anonime ma «a tutto tondo». Ci sono, in queste pagine, pure numeri che la dicono lunga, nel bene come nel male: incontri con 300 spettatori, dirette con 120 telecamere, due miliardi di persone davanti a uno schermo. Un vero circo di passione e (dis)avventure. Qualcuno dirà: e il rovescio della medaglia? E lo sport reazionario, sostituto della religione? E i processi di «colonizzazione del corpo» e «mutilazione della coscienza» di coloro che subiscono il fascino di questo spettacolo? Bè, qui resta ben valido Sport barbaro. Critica di un flagello mondiale di Marc Perelman.

a cura di Tommy Cappellini

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