Nord contro Sud: un libro rivelatore (Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia)

di Vito Sutto, del 25 Settembre 2012

Da Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia – 22 settembre 2012
Patruno analizza, spiega come il Mezzogiorno sia una risorsa e non un peso

«E quanti, ma quanti, vorrebbero la luna nel pozzo, una strada sicura che non si rompa tuttora nei bivi», scriveva Rocco Scotellaro, poeta lucano cui la scuola italiana non sempre rende giustizia (io l’ho conosciuto una decina d’anni fa ma non nelle Antologie). Una strada sicura per il sud del nostro Paese la vorrebbe anche Lino Patruno, per tredici anni direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, che dopo “Fuoco del sud”, recensito in queste pagine, delega al cartaceo per lo stesso editore, Rubbettino, anche “Ricomincio da sud – È qui il futuro d’Italia“, un saggio di 250 pagine che dovrebbero leggere tutti gli amanti della storia.
Lino Patruno scrive con «falce e libro in mano », per citare ancora Scotellaro. La falce la usa per tagliare i luoghi comuni che affermano che il sud è terra improduttiva e fallimentare, un peso storico per il nord.

Il libro lo utilizza per citare cifre, numeri, dati precisi, che inquadrano la realtà del nostro meridione italiano, in una prospettiva nuova e reale, senza i luoghi comuni di un anti-meridionalismo facile, ma non veritiero.

Dopo aver citato molti casi di produttività di aziende e di persone, di imprese meridionali al sud, al nord Italia, in Europa e nel mondo, Patruno si sofferma sulle contraddizioni dello Stato (esempio la Cassa del Mezzogiorno che elargisce fondi al nord e la successiva Agesud che dà al centro- nord il 51% dei finanziamenti e al sud il 38%… ma come?). L’autore poi ricorda il federalismo fiscale che «è stato scritto al Nord: E laddove il Sud c’era non era quel Sud che ne sarebbe stato interessato».

Provocatoriamente, ma dati alla mano, poi scrive circa il sacco del sud, esponendo il suo ragionamento ancora con dati, in ventinove punti chiave. In essi il giornalista circostanzia la logica perversa delle gabbie salariali (a parità di funzioni e qualifiche secondo alcuni un dipendente del sud dovrebbe essere pagato meno del nordista perché i prezzi nel sud sono inferiori), gli incentivi alle imprese, la situazione della Banca del Mezzogiorno, il sistema delle borse di studio e, dente che duole… l’evasione fiscale… ma anche qui sorpresa, secondo il gruppo di lavoro sulla riforma fiscale al nord l’evasione tocca di media 2532 euro, 14,5%, al centro 2936,17, 4% e al sud 950, 7.9%.

Il libro è carico di dati e denso di prove che mettono in luce una ricerca di alto profilo che non solo viene scritta da una penna lucida e piacevole alla lettura, ma che caratterizzano uno studio profondo della materia. Le analisi nelle pagine sono tante e qui sottolineo solo qualche esempio per incoraggiare la lettura.

Vorrei però ricordare soprattutto che questo libro non è solo un quaderno delle doglianze, ma esprime pagine piene di speranza quando con molti esempi incoraggia i lettori a ritrovare spirito di iniziativa, viva creatività e a rinunciare alla rassegnazione.

I giovani possono credere e sperare, rimboccandosi le maniche e reinventandosi in questo tempo di crisi… al sud come al nord.

Di Vito Sutto


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