Marco Esposito: «L’autonomia differenziata è truccata e ne ho le prove» Parla l’autore di «Zero al Sud» sul rischio concreto di secessione economica tra Nord e Sud del Paese (gazzettadellirpinia.it)

del 6 Febbraio 2019

Marco Esposito

Zero al Sud

La storia incredibile (e vera) dell'attuazione perversa del federalismo fiscale

«L’autonomia differenziata è truccata e ne ho le prove. Sono in “Zero al Sud”». La denuncia è del giornalista Marco Esposito, autore per Rubbettino del libro-inchiesta che ha squarciato il velo sull’attuazione del federalismo fiscale. «Per le Regioni come per i Comuni – prosegue Esposito – il federalismo si basa su capacità fiscali, fabbisogni e solidarietà.
Belle parole, principi costituzionali che però sono stati attuati a rovescio. Come? Si è finto che fosse difficile stabilire il livello essenziale delle prestazioni sociali in modo da dichiarare ‘standard’ quello che c’è, poco o zero che fosse. E così si è assegnato un fabbisogno per gli asili nido di 90mila euro a Reggio Calabria e 9 milioni a Reggio Emilia: cento volte di più. Si sono contati i disabili e gli anziani non autosufficienti per poi dire con una variabile ‘fantoccio’ che se sei campano, pugliese o calabrese quelle persone meritano meno assistenza. Si è misurata municipio per municipio la differenza tra capacità fiscale e fabbisogni per poi stabilire che la solidarietà si applica al 50%». Con le richiesta di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna tali meccanismi saranno replicati dalla scala comunale a quella regionale. «Altro che essere cialtroni noi del Sud – conclude Esposito – si tratta semmai di aprire finalmente gli occhi e di correggere le perversioni del federalismo. A quel punto, perché no, si potrà parlare d’autonomia nell’interesse di tutti».

Di cosa parla il libro «Zero al Sud»

Facciamo una seduta segreta come in Commissione antimafia”. Cosa aveva da nascondere Giancarlo Giorgetti? I dati, da lui stesso definiti “scioccanti”, del taglio della solidarietà per servizi sociali, asili nido, trasporti locali ai Comuni in difficoltà del Sud. Lo rivela Marco Esposito in “Zero al Sud” (Rubbettino Editore, 212 pagine, 14 euro), “la storia incredibile (e vera) dell’attuazione perversa del federalismo fiscale”. In un crescendo di episodi, tutti documentati, il giornalista del “Mattino” Esposito svela come il federalismo fiscale, nato per premiare efficienza e trasparenza, stia mutando in un meccanismo tortuoso, oscuro e ingiusto, la cui attuazione graduale si completerà nel 2021. La perequazione, che per Costituzione deve essere integrale, è stata trasformata nell’”integrale finanziamento del 45,8%” di quanto dovuto. Il calcolo dei fabbisogni standard si è attuato con la conferma dei servizi o disservizi storici per cui se in un municipio non ci sono asili nido, mense scolastiche o trasporti pubblici locali il fabbisogno assegnato è zero in base all’incredibile principio che se l’autobus non passa o l’asilo manca o la mensa chiude vuol dire che a quei cittadini non serve. E ancora: per misurare il corretto livello di servizi sociali per disabili e anziani non autosufficienti si è prima calcolato il reale fabbisogno della popolazione, ma poi nei territori del Sud dal 2017 si è ridotto l’importo assegnato in base a un trucco di stampo razzista, una variabile “fantoccio” la cui unica traduzione possibile diventa: spetta meno perché “è in Campania”, “è in Puglia”, “è in Calabria”.

«Zero al Sud», con linguaggio comprensibile e diretto, mette i sindaci, i governatori, i parlamentari e la classe dirigente dell’Italia tutta di fronte a un quesito centrale in tempi di autonomia regionale differenziata: è questa l’Italia che vogliamo?

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