In un libro di Don Flavio Peloso la carità nascosta di Montini e Don Orione (Il Popolo)

del 16 Marzo 2015

Da Il Popolo del 13 marzo

Proprio in occasione della visita di Papa Francesco alla Parrocchia di Ognissanti, ove Paolo VI celebrò la prima Messa in italiano il 7 marzo 1965, esce un libro che raccoglie storia e testi riguardanti l’amicizia che legò Montini a Don Orione.
Il libro “Paolo VI, “amico di Don Orione” è stato curato da don Flavio Peloso e pubblicato dalle Edizioni Rubbettino, 186 pagine, di cui 16 di fotografie.
Don Luigi Orione (1872-1940), “stratega della carità”, e Paolo VI (1897-1978), “grande Papa, coraggioso cristiano, instancabile apostolo”, sono stati due santi protagonisti tra i più rilevanti della scena ecclesiale del Novecento.
Pur separati da 25 anni di età, si conobbero, nel 1927, e si stimarono con reciproca confidenza. L’epiteto “amico di don Orione”, che compare nel titolo, fu più volte attribuito da Montini a se stesso durante tutto l’arco della sua vita. Il libro presenta i testi di Montini diretti a don Orione (inediti) e alla sua Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Il curatore del libro, definisce questi testi “di grande bellezza letteraria, ricchi di affiato spirituale, tra i più penetranti per intuizione e lucidità nel genio della carità di san Luigi Orione”. Essi sono preceduti da una ricostruzione storica suddivisa in tre periodi: quello della relazione personale di Montini con don Orione iniziata nel 1927 (F. Peloso), il tempo dell’episcopato milanese (G. Archetti) e i 15 anni del pontificato romano (G. Zambarbieri). “Senza dubbio la sorpresa più interessante di questo libro – dice don Peloso – viene dalla conoscenza della ragione che fece incontrare e sintonizzare questi due santi: fu l’aiuto ai sacerdoti lapsi.
Venivano definiti così quei sacerdoti ‘rotti’ o ‘che avevano sbagliato’ con condotte non degne e non idonee al ministero sacro. Nelle carte dell’Archivio generale della Congregazione vi è un copioso e commovente carteggio tenuto da don Orione sulla questione e gestione di questi delicati casi sacerdotali. Nel libro viene pubblicato un inedito e prolungato scambio di lettere tra don Orione e monsignor Giovanni Battista Montini, allora officiale della Segreteria di Stato e futuro Paolo VI. L’aiuto ai sacerdoti in difficoltà, per Mons. Montini, era diventato un personale e nascosto campo di apostolato. Confida a don Orione nell’agosto 1929: ‘Mons. Canali ha di nuovo mandato a me simili casi con la preghiera di trovare qualche rimedio o almeno di dare qualche conforto’. I due divennero collaboratori di misericordia”. Questo libro offre un contributo alla conoscenza di due santi del Novecento significativi ed illumina di luce evangelica il nostro cammino.

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