Il DuX-factor per spiegare l’Italia (Il Giornale)

del 21 Ottobre 2013

da Il Giornale del 20 ottobre
 

Ma per una volta volete sentire la sua versione? Non di Priebke, parlo di Mussolini Benito, nato compagno, vissuto da duce, ucciso da carogna. Come ci racconterebbe la storia, non solo la sua, ma quella d’oggi, fino a Berlusca e Letta? L’idea originale di vedere la storia d’Italia con gli occhi del dux non è di  un neofascista, ma di un conservatore scanzonato (stavo per dire spettinato, ma non è il caso). È Roberto Gervaso, uno dei primi scrittori ad affacciarsi in tv col suo papillon, allievo e coautore  di testi con Indro Montanelli, e di  tante, godibili opere di divulgazione storica. Come questa, Lo stivale zoppo (Mondadori) dove il duce docet, con mite buon senso e un po’ d’ironia. 

Il libro dello pseudo-Benito fa il paio per anticonformismo col recente e documentato CompagnoMussolini (ed. Rubbettino), scritto da Nicholas  Farrell, uno stravagante inglese che vive a Predappio, e dunque mussoliniano per ius soli, e da Giancarlo Mazzuca, romagnolo di sangue. Con Gervaso ho avuto rari ma divertenti incontri e perfino un divertente incidente. Anni fa mi mandò un suo libro con dedica ma gli tornò indietro con vari insulti e l’invito a non mandare più le sue porcherie. Non ci sentimmo a lungo, finché un giorno sua moglie mi disse che era rimasto tanto male per quella mia rispostaccia, «lui che ti stimava tanto e ti voleva bene». Caddi dalle nubi… Quel libro non l’avevo mai ricevuto, qualcuno si era divertito a insultarlo a nome mio. Ora è lui a spacciarsi per Benito. DuX-factor, dagli stivaloni al farfallino.

Di Marcello Veneziani

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